Restauro conservativo del dipinto murale “La Crocifissione” autore Natale Penati Cattedrale di Manfredonia
Descrizione storico – artistica: L’opera è un dipinto a tempera su muro, ubicato nella Cattedrale di Manfredonia -FG-, realizzato all’inizio del secolo scorso, raffigura Gesù Cristo sulla Croce soggetto principale del dipinto, il quale è ben visibile al fruitore, agevolato nella lettura del dipinto, grazie all’imponenza e la posizione, che l’artista ha voluto dare a Gesù Cristo, nella realizzazione dell’opera. Oltre a tutto questo possiamo ben notare il fascio di luce che cade direttamente sulla raffigurazione della Crocifissione lasciando tutto il resto del dipinto in penombra, simbolo di protezione e maestosità. Ai piedi della Croce si può ben notare la Maddalena raccolta su se stessa immersa nella preghiera, e subito ai suoi lati con lo sguardo rivolto verso Gesù Cristo vi è la Madonna e San Giovanni. Oltre alla Crocifissione di Gesù Cristo nel dipinto, l’artista ha voluto raffigurare anche la crocifissione dei due ladroni, il buon ladrone subito al fianco di Gesù Cristo che viene colpito dal fascio di luce che cade dal cielo, simbolo di Resurrezione, invece l’altro, che anche in procinto di morte, non chiede perdono a Gesù Cristo, è stato raffigurato sul resto, in mezzo alla folla nella semioscurità. Nella folla troviamo anche dei centurioni, coloro che posizionarono Gesù cristo sulla Croce, uno sottostante la Croce impugna una lancia, quella che trafisse il costato di Gesù Cristo. In fine poggiati per terra, possiamo notare, gli attrezzi che servirono ai centurioni per la crocifissione: la scala, il martello, la scatola dei chiodi con una tenaglia e un’asta con all’estremità applicata una spugna, la quale fu impregnata di aceto dai centurioni, per dissetare Gesù Cristo.
Alla base del dipinto vi è una predella, all’interno di essa vi è una scritta
TRADIDIT SEMETIPSVM PRO NOBISdel significato “Consegnato se stesso per noi
Stato di conservazione prima del restauro: Il manufatto si presentava in condizioni un po’ precarie, dovuto all’esfoliazione, in alcuni punti della pellicola pittorica. L’intero dipinto era ricoperto da sporco incoerente, nerofumo e sostanze grasse. Lo strato preparatorio era ben compatto con lo strato murario, l’unica lacuna, era presente in alto a dx del dipinto, che evidenziava una piccola fessurazione. Sull’esterno del dipinto, in prossimità delle cornici che racchiudono il manufatto, si notava l’ossidazione delle vernici decorative.